Narice dice Radice il testo poetico di Lina Maria Ugolini

Posted by on Oct 30th, 2023 and filed under Akkuaria, News, Poesia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

«Misurava ora il tempo passato, davanti a quella libertà, a quella vita, a quella pace animale simile a quella che regna nei fiori di un giardino». Corrado Alvaro descrive così il senso compiuto dai passi che la signora Margherita – ne “L’Amata alla finestra” – orienta alla scoperta della vita poetica della nipote Arminia.
In esperti passi, e con forti ricordi non dissimili dai tratti che l’Alvaro tratteggia nel suo testo, la poesia di Lina Maria Ugolini è divenuta tempo, attesa, vita che dall’umano risale dalla “Narice dice Radice” sino al senso del collegiale trasferito fra i curiosi uditori.
Venerdì pomeriggio, presso la Biblioteca Comunale Vincenzo Bellini di Via di Sangiuliano e all’interno della rassegna l’Atelier del Venerdì promossa da Akkuaria e I Lettulandi, abbiamo incontrato la poetessa Lina Maria Ugolini e il suo recente testo poetico “Narice dice Radice”.
L’esplorazione del testo ci ha condotti alla scoperta vibrata, cadenzata, di un testo molteplice e ancorante alla realtà dinamica che l’uomo condivide con la natura.
In lettura di una sensoriale esposizione agli elementi naturali che traducono il compromesso dell’attesa in sensibilità distillata attraverso la poetica di “Narice dice Radice”.
L’incontro, condotto da Vera Ambra e da Grazia Maria Scardaci, ha segnato i passaggi dalla composizione, tratta da elementi propri dell’infanzia, s’instillano nell’animo e nei cuori di ascoltatori sensibili.
Una notevole produzione artistica, certamente composita di una poesia che si presta al testo per divenire musica e canto insieme. Attraverso la straordinaria voce di Anna Al Contrario, accompagnata dal virtuosismo di Riccardo Privitera alla chitarra, tutto prende vita di naturale partecipazione.
Lettura poetica, un gioco temprato dell’attesa e, dallo scorrere di una clessidra si giunge alla capacità empatica di trasformarsi in radici umane, testare la condivisione estemporanea e giocosa e fondersi nell’attesa della composizione declamata, scritta, vissuta corporeamente.
La resa vitale della mente che ha giocato con il verbo, traendone frutto e, come una radice Madre, Lina Maria Ugolini ha donato un futuro poetico risonante, adattivo e in divenire.
Componente significativa dei nostri Atelier del Venerdì, il Maestro Salvatore Barbagallo, partecipe alla mutevole favola poetica trasforma in icone solide il gioco riprodotto in sala, documentandolo filmicamente.
Nel breve filmato che segue, ritroverete i passaggi attivi della presentazione di “Narice dice Radice”, come semi produrranno più di ciò che hanno colto.
In silenzio, leggiamo “Narice dice Radice”, radichiamo i nostri sensi nelle giocondità e nel dono che Lina Maria Ugolini ci ha reso.

Grazia Maria Scardaci

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