La XVI edizione della rassegna di arte e cultura “Viaggio tra le Vie dell’Arte” ideata e voluta dalla poetessa e scrittrice Vera Ambra, presidente dell’Associazione Akkuaria, ha avuto quest’anno il “posto in prima fila” nella splendida cornice della città umbra di Spoleto e incastonata, come un prezioso gioiello, nella prestigiosa location di Casa Menotti, la sede del Centro di Documentazione del Festival dei due Mondi.

La kermesse letteraria si è svolta nel weekend di San Valentino e proprio il 14 febbraio di quest’anno è stato festeggiato il sedicesimo anno di attività di Akkuaria.

Numerose le attività che si sono susseguite: la presentazione dei booktrailers d’Autore, finalisti alla quarta edizione del Gold Elephant World – International Film & Musical Festival, del nuovo libro di Vera Ambra, “Piume baciatemi la guancia ardente”, che ha ottenuto il logo ufficiale per il centenario della Prima Guerra Mondiale, concesso dalla Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri; un romanzo ispirato alla vita del bersagliere Salvatore Damaggio, l’eroe del Pasubio che combatté durante la grande guerra. La lettura e la consegna della poesia inedita della poetessa Anna Manna – “Piazza del Duomo” a Zefferino Monini, presidente della Fondazione Monini, nonché padrone di Casa Menotti; poesia che andrà a chiudere la nuova raccolta letteraria della Manna di prossima pubblicazione “Le poesie di Monteluco”. Tutto ciò accompagnato dalle emozioni scaturite dalle letture dei poeti e scrittori di Akkuaria presenti all’evento.

Il tardo pomeriggio del sabato i lavori della giornata volgevano al termine, ma i magici riflessi dell’anima regalavano ai vari artisti presenti un meraviglioso notturno, che riportava il “salotto letterario” creatosi indietro di qualche anno, tanto da avvertire attraverso lo sguardo dell’angelo settecentesco la presenza di Gian Carlo Menotti.

Il mattino seguente a chiusura dei lavori, i saluti finali sono stati omaggiati da uno splendido arcobaleno, che incorniciava come in una splendida favola la città di Spoleto, partendo dalle sue campagne e terminando, a questo punto ne sono certo, con una enorme pentola d’oro proprio sopra il campanile di Piazza del Duomo.

                                                                   Daniele Brinzaglia