AKKUARIA ALLA 4ª EDIZIONE DI CONTESTI DIVERSI

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San Cesareo, 6 – novembre 2014

Dopo Genazzano, Labico e Zagarolo, quest’anno il progetto “ConTesti diversi” -  la fiera della piccola e media editoria e delle librerie indipendenti – giunta alla sua 4ª edizione, ha avuto luogo a San Cesareo, una cittadina sorta in epoca post-bellica con caratteristiche moderne, nei pressi di Roma.

La location nuova e originale e per certi aspetti inusuale per una manifestazione culturale, è stata il nuovissimo Centro Commerciale La Noce, rispettando così la peculiarità itinerante che da sempre contraddistingue l’evento più atteso che è organizzato e promosso dal Sistema Bibliotecario Prenestino e patrocinato dalla Regione Lazio e, quest’anno, dal Comune di San Cesareo.

Sono stati quattro giorni intensi, dal 6 al 9 novembre, contrassegnati da dibattiti, esposizione e presentazioni  di libri, incontri, appuntamenti artistici e musicali. L’obiettivo primario di questo appuntamento è stato quello di tentare di abbattere le barriere che separano la gente dai libri, facendoli uscire dal loro contesto originario. È stato un primo passo importante e per questo è da tenere in considerazione. Anche quest’anno, e per la quarta volta, l’Associazione Akkuaria  ha partecipato a questa edizione di “ConTesti diversi”, in cui io ho avuto il piacere di coordinare. Davanti ad un pubblico attento e interessato sono stati presentati tre libri autori di Akkuaria: Io confesso di Alessandra Felli, Bridget O’Malley e i misteri di Rocksource di Sabrina Lagoteta e Esca viva di Vera Ambra.

Il libro di Alessandra Felli, assente per indisposizione, è una raccolta di poesie, racconti ed emozioni, sentimenti scaturiti dalla passione femminile densi di calore, eros e dolore. Già nel titolo – Io confesso – è presente la caratteristica propria della poesia, che in ogni caso è pur sempre un confessarsi, un denudarsi al mondo, un confessare quello che nessun poeta direbbe mai in altro modo, se non in poesia. In questo libro la poesia si fa esplicita confessione.

Sabrina Lagoteta, architetto e abile scrittrice, con Bridget O’Malley e i misteri di Rocksource ha confezionato un romanzo che si annovera nel genere proprio del fantasy,  avendo cura però di andare oltre il tema fiabesco conferendogli un tocco davvero originale. Sono presenti i personaggi caratteristici del genere, come gnomi e fate, ma qui si accentua una maggiore introspezione dei personaggi nonché un’atmosfera di suspense di tipo giallistica, lasciando la porta aperta a un eventuale e possibile proseguimento dell’azione. Il libro è impreziosito da una pregevole copertina di Pierdomenico Sirianni.

Vera Ambra ha conosciuto Maria nel novembre del 2013 e da lei ha raccolto la triste storia della sua vita. Maria conosce la violenza già a soli tre anni, vittima di stupro che segnerà tutta la sua esistenza. Come accade per i poeti, Vera fa sua questa vita sofferta, e la realtà di Maria diventa un romanzo d’una qualità narrativa pregevole che ripercorre passo dopo passo tutto l’arco vitale di questa donna. Vera Ambra scrive Esca viva con lo scopo di riconsegnarci una donna di nome Maria che, pur con le sue laceranti ferite, riacquista ora, madre e nonna, una sua dignità. Un romanzo preso da una vita realmente vissuta. I nomi e i luoghi sono immaginari, ma la storia è purtroppo drammaticamente vera.
È intervenuta sull’argomento la psicologa Carla Russello, portando la sua esperienza di supporto ai minori vittime di abusi sessuali.

Antonio Ragone

 

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