Gela 6 giugno: «Geloi» Tra le due rive del Mediterraneo: Diplomazia e diritto in Sicilia in età ellenistico-romana

Posted by on Jun 1st, 2014 and filed under Akkuaria, Eventi, News. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

 A Gela il 6 giugno 2014 presso i locali del Museo Archeologico  s terrà il Primo incontro internazionale «Geloi»Tra le due rive del Mediterraneo: Diplomazia e diritto in Sicilia in età ellenistico-romana
 
L’evento, patrocinato dal Comune di Gela e dal Museo Archeologico di Gela, Université de Strasbourg, UMR 7044 ArcHiMèdE -Archéologie et Histoire ancienne – Méditerranée-Europe, Université de Haute-Alsace, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, UMR 8210 ANHIMA – Anthropologie et histoire des mondes anciens, Université de Franche-Comté, EA 4011 ISTA – Institut des Sciences et Techniques de l’Antiquité, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di Siena, SoPHiA-Société Politique Histoire de l’Antiquité
è organizzato dall’Associazione Akkuaria, in collaborazione con Triskelion, FIDAPA Sez. Gela, Intrnational Inner Wheel Club Gela, Anterao e Dipartimento Affari Sociali del CAD.
 
Tre sono le parole chiave del convegno che si terrà presso il Museo Archeologico di Gela il 6 giugno prossimo: valorizzazione, prospettiva internazionale, ricontestualizzazione.
 
Valorizzazione del patrimonio storico-archeologico di Gela, patrimonio che costituisce il nucleo forte dell’identità del territorio gelese e trova la sua espressione più alta nel ricco Museo Archeologico, di tutela regionale, espressione di un lungo e mai sopito desiderio di salvaguardare non solo le vestigia e i reperti archeologici ma anche, e soprattutto, la memoria delle origini e della storia della città.
Il desiderio di valorizzare e far conoscere il patrimonio gelese si esplicita, in occasione della presente manifestazione, attraverso un’iniziativa scientifica destinata ad avere risonanza al di là della città di Gela, per la sua ottica europea intesa a superare non solo i confini regionali, ma anche quelli nazionali.
 
La prospettiva internazionale costituisce un’occasione per far conoscere a un largo pubblico, di specialisti ma anche di cultori della storia antica e siceliota, non solo il patrimonio archeologico di Gela, ma anche le sue bellezze paesaggistiche e lo spettacolare golfo su cui si affaccia la città. La reputazione europea dei conferenzieri è in grado da sola di assicurare un’ampia pubblicità all’iniziativa e di avvicinare il territorio gelese a una platea europea. Sarà anche un’occasione pressoché unica per gli studenti liceali che ci auguriamo partecipino numerosi alla giornata di studi: l’occasione pressoché unica di discutere con studiosi molto noti, ma altrettanto disponibili, della storia di Gela e della Sicilia antica e di rendersi conto che gli studi di Antichistica hanno una dimensione internazionale che non sempre è presente in altri settori di studio, apparentemente più alla moda. L’occasione di trovarsi proiettati in una prospettiva europea che supera i limiti logistici e i confini geografici attraverso i ponti che solo la dimensione culturale riesce a creare. La presenza di un Museo Archeologico, la situazione geografica di fronte alle coste di un altro continente, il suo tessuto impregnato di cultura classica rendono la scelta di Gela un luogo propizio per discutere di “Diplomazia e diritto in Sicilia in età ellenistico-romana”. La Sicilia è dall’antichità un crocevia di culture e identità mediterranee: un territorio diviso tra Fenici e Greci, Siculi e Sicelioti, fino alla conquista romana e al nuovo esperimento della provincializzazione che inizia proprio con la costituzione in Sicilia della prima provincia romana nel 238 a.C. È un’isola teatro di incontri e di scontri, ma anche laboratorio di idee e strategie politiche: dai tentativi platonici di costituire un regime ideale, alla ricezione di esperienze diplomatiche e all’elaborazione di novità in termini di diritto internazionale.
 
Il tema scelto mira a una ricontestualizzazione di Gela nel tessuto storico-politico della Sicilia antica, in specie della Sicilia orientale dominata con alterne vicende da Siracusa, cui le sorti di Gela sono indissolubilmente legate: la Sicilia orientale in cui Siracusa diviene baluardo della Grecità in Occidente contro le pretese cartaginesi, ma anche animata di una volontà di supremazia a scapito di talune città non solo dell’isola, ma anche magnogreche, e limitata a ovest dall’ambivalente Agrigento, colonia di Gela, ma politicamente vicina all’eparchia cartaginese. In questo contesto, si assiste a esperimenti e elaborazioni in termini di diritto internazionale, che offrono materia di riflessione al di là della famosa pace di Gela del 424 a.C. ad opera di Ermocrate, fin troppo e quasi esclusivamente evocata a proposito della storia della città, sul perdurare nell’isola dei modelli politico-diplomatici greci, ancorché rivisitati.
 
Programma

Ore 10.00 Saluto di benvenuto da parte di:
Avv. Angelo Fasulo, Sindaco Comune di Gela
Arch. Ennio Turco, Direttore Museo Archeologico Gela
Avv. Giovanna Cassarà, Assessore alla Pubblica Istruzione
Avv. Giuseppe Ventura, Assessore Sport Turismo e Spettacolo
Prof.ssa Angela Incardona Sbirziola, Presidente F.I.D.A.P.A. Gela
Prof.ssa Mariolina Faraci, Presidente International Inner Wheel, Gela
Dott.ssa Angela Agnello, Delegata Provinciale Akkuaria
Sig.ra Vera Ambra, Capodipartimento Affari Sociali CAD Catania
Apertura Lavori e e presentazione della giornata di studi a cura di:
Maria Teresa Schettino (UdS, UHA, UMR ArcHiMèdE)
e Antonio Gonzales (Université de Franche-Comté, ISTA)

Ore 11.00 Prima sessione: Gli antefatti
Moderatrici: Sylvie Pittia e Rita Scuderi

Interventi:

Mauro Moggi (Università di Siena)
Assetti poleici nella Sicilia orientale di epoca arcaico-classica: fondazioni e rifondazioni di città

Anne Jacquemin (Université de Strasbourg, UMR ArcHiMèdE)
Non importa il regime. Noi Siracusani facciamo sempre così. Trasferimenti di popolazioni nella Sicilia d’epoca classica a favore di Siracusa

Cesare Zizza (Università di Pavia)
La Sicilia dei Greci come laboratorio di idee e strategie politiche: tra trasferimenti di popolazioni, fondazioni / rifondazioni e distruzioni di città

Ore 12.30 – 13.15 discussione e dibattito con la sala
 
Ore 15.00 Seconda sessione: La Sicilia tra Cartagine e Roma
Moderatrici: Anne Jacquemin e Francesca Reduzzi

Rita Scuderi (Università di Pavia)
I prodromi della prima guerra punica nell’ambasceria romana a Gerone (Diodoro XXIII 1.4)

Daniela Motta (Università di Palermo)
Diplomazia e diritto: aspetti di storia della Sicilia e dell’imperialismo romano al tempo della seconda guerra punica

Ore 16.00 – 17.00 discussione e dibattito con la sala

Ore 17.00 Terza sessione: Dalla diplomazia al diritto
Moderatori: Antonio Gonzales e Mauro Moggi

Francesca Reduzzi (Università di Napoli)
Il bellum iustum ed i trattati tra Roma e Cartagine

Sylvie Pittia (Univ. Paris 1 Panthéon-Sorbonne, UMR ANHIMA)
Le Verrine: una fonte sulla coesistenza e l’interazione giuridica nell’antichità

Ore 18.00 – 19.00 discussione e dibattito con la sala

19.00 Tavola rotonda:
Tra questioni antiche e dibattito contemporaneo
coordinata da Maria Teresa Schettino e Cesare Zizza, con la partecipazione di: Antonio Gonzales, Mauro Moggi, Sylvie Pittia, Ennio Turco, Angela Agnello.

Ore 20.00 Conclusioni e chiusura dei lavori
a cura di: Antonio Gonzales e Maria Teresa Schettino
 
Coordinamento scientifico: Maria Teresa Schettino (Ordinario di Storia romana, Université de Strasbourg, Université de Haute-Alsace, UMR 7044 ARCHIMÈDE)
 
Coordinamento organizzativo: Vera Ambra e Angela Agnello per Akkuaria
Sotto il Patrocinio del Museo Archeologico di Gela (direttore: arch. Ennio Turco)
 

 BREVE NOTA BIOGRAFICA DEI RELATORI
1. Antonio Gonzales è Professore ordinario di Storia romana all’Université de Franche-Comté (Besançon) e Presidente de la SOPHAU (Société des Professeurs d’Histoire ancienne de l’Université) con sede a Parigi. Dirige il Centro di Ricerca EA 4011 ISTA (Institut des Sciences et des Techniques de l’Antiquité) all’UFC (Besançon).
È agrégé d’Histoire; ha conseguito nel 1992 il dottorato in Histoire et cultures de l’Antiquité con una tesi in 4 volumi sul tema Cinéma et Histoire Ancienne. Images et imaginaires au service d’une ‘néo-mythologie’ e nel 2000 l’HDR (Habilitation à Diriger des Recherches) con un dossier dal titolo Littératures, Techniques et Société dans le monde romain.
È direttore de la prestigiosa rivista Dialogues d’Histoire Ancienne (DHA) nonché delle collane dell’ISTA. È co-fondatore con Maria Teresa Schettino degli incontri internazionali SoPHiA (« Société, Politique, Histoire de l’Antiquité »), di cui sono editi gli Atti del primo convegno (Le point de vue de l’autre. Relations culturelles et diplomatie, DHA Supplément 9, Besançon 2013, 263 pp.).
Numerosi i suoi incarichi scientifici e direttivi a livello internazionale:
- Presidente del G.I.R.E.A. (Groupe International de Recherche sur l’Esclavage dans l’Antiquité)
- membro dell’Accademia Europea (Academia Europaea: sezione di Scienze storiche)
- membro del CINECA con nomina del MIUR (Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca) per la valutazione dei docenti universitari, dei progetti e delle pubblicazioni scientifiche nell’ambito della Storia romana
- membro dell’associazione spagnola ARYS (Antichità Religione e Società)
- membro della SIEN (Société Internationale des Études Néroniennes)
- membro dell’Asociación de Historiografía «Julio Caro Baroja»
- membro del Comité Français des Sciences Historiques (CFSH)
- membro del “Consorzio Interuniversitario Gérard Boulvert” per lo studio della civiltà giuridica europea e la storia del suoi ordinamenti
Ha pubblicato 7 libri e circa 90 articoli. Tra i suoi temi di ricerca: la storia dei paesaggi e delle loro rappresentazioni, il mondo del lavoro e l’antropologia delle forme di imposizione giuridica e economica, il pensiero stoico e le questioni della schiavitù e della povertà, la storiografia e l’epistemologia della Storia antica. Le sue attività di ricerca si sviluppano in particolare in tre ambiti:
1. La schiavitù e le diverse forme di dipendenza e di emancipazione nelle società antiche con un interesse specifico per il pensiero stoico sul fenomeno schiavile nel mondo greco-romano e uno studio comparativo delle differenti forme di dipendenza nelle società sviluppatesi nelle epoche successive all’evo antico.
2. Le fonti scientifiche e tecniche, in particolare quelle riunite nel Corpus Agrimensorum Romanorum, studiate secondo un duplice metodo comparativo: attraverso il confronto con i dati archeologici da un lato e con i dati giuridici e storici dall’altro, in specie quelli relativi ai territori dell’Occidente romano.
3. La storiografia, innanzitutto sulle tematiche della schiavitù e delle diverse forme di dipendenza con una prospettiva multiculturale e uno sguardo attento alle ricerche condotte a livello internazionale in tale ambito.
 
2. Anne Jacquemin è Professore ordinario di Storia greca all’Université de Strasbourg, dove dirige l’Istituto di Storia greca. È vice-direttrice del Centro di Ricerca UMR 7044 ARCHIMÈDE (« Archéologie et Histoire ancienne : Méditerranée – Europe ») dell’Université de Strasbourg e dell’Université de Haute-Alsace.
Allieva della prestigiosa Ecole Normale Superieure de Sevres (1971-1976), agrégée de Lettres classiques (1974), ha ottenuto il Dottorato nel 1977 presso l’Université de Paris X con una tesi su -ANEMOI KAI AYPAI cultes et representations des vents en Grece ancienne. Membro dell’École francaise d’Athenes dal 1977 al 1981, ha presentato una Thèse d’État all’Université Paris I Panthéon-Sorbonne (che integra l’Habilitation à Diriger des Recherches) dal titolo – Offrandes monumentales a Delphes. Typologie et fonctions -, pubblicata in forma monografica nel 1999.
La sua straordinaria attività di ricerca le sono valsi i seguenti riconoscimenti:
- la Medaille G. Perrot de l’Academie des Inscriptions et Belles-Lettres, nel 1993
- il Prix Delepierre de l’Association pour la promotion des Études Grecques, nel 2000
- il Prix Embalietos de l’Academie des Inscriptions et Belles-Lettres, nel 2001.
Fa parte del Collegium Beatus Rhenanus (Francia, Germania, Svizzera), di cui è stata anche Presidente, e del Collège doctoral trinational (Strasbourg-Bonn-Berne).
Tra i suoi temi di ricerca : la storia e l’archeologia del mondo greco, la religione greca, l’architettura e l’epigrafia dei santuari greci con un interesse specifico per Delfi dove conduce gli scavi in collaborazione con D. Laroche nel quadro delle attività dell’École française d’Athènes.
Ha in corso in particolare i seguenti studi:
- il commento storico e archeologico a Pausania, libri V et VI, e a Diodoro, libro V
- i monumenti votivi di Delfi
- le iscrizioni relative al mondo coloniale (Marsiglia, Sibari, Taso)
- il rapporto tra Greci e indigeni
- la nozione di “povero” e “povertà” in Grecia.
Tra le sue innumerevoli pubblicazioni si segnalano alcuni lavori monografici, opere di riferimento sui relativi temi:
Pausanias V (Élide I), Collection des Universités de France, texte établi par M. Casevitz, traduit par J. Pouilloux, commenté par A. Jacquemin, Paris, Les Belles Lettres, 1999
Pausanias VI (Élide II), Collection des Universités de France, texte établi par M. Casevitz, traduit par J. Pouilloux, commenté par A. Jacquemin, Paris, Les Belles Lettres, 2002
Offrandes monumentales à Delphes. Bibliothèque des Écoles françaises d’Athènes et de Rome fascicule 304, Athènes-Paris, 1999 [2000]
Guerre et Religion dans le monde grec (490-322 av. J.-C.), Paris, SEDES, 2000
La Grèce classique 510-336 av. J.-C., Paris, Ellipse, 2002
 
 
3. Mauro Moggi è Professore ordinario emerito di Storia greca all’Università di Siena e membro del Consiglio direttivo dell’Istituto Italiano di Storia antica con sede a Roma. E’ socio fondatore e membro del Consiglio direttivo della S.I.S.A.C. (Società Italiana per lo Studio dell’Antichità Classica).
Ha iniziato l’attività di ricerca nell’Università di Pisa nel 1967 e l’attività di docente come professore incaricato di Storia greca presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Urbino a partire dall’a.a. 1974/5; su tale insegnamento ha ottenuto la stabilizzazione e successivamente (1981) è stato chiamato come professore straordinario di Ia fascia. Dal 1984 al 2012 ha insegnato all’Università di Siena come ordinario di Storia greca.
E’ stato docente della Scuola di perfezionamento in scienze dell’antichità dell’Università di Urbino; fa parte del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Scienze storiche dell’antichità, avente sede amministrativa presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Genova.
E’ stato membro della Giunta della C.U.S.G.R. (Consulta Universitaria della Storia Greca e Romana), con funzioni di Presidenza del settore di Storia Greca (I e II fascia).
Per quanto riguarda l’attività scientifica, basterà fare riferimento al volume sui Sinecismi interstatali greci (1976), all’edizione con traduzione e commento dei libri VII-IX della Periegesi di Pausania (2000, 2003, 2010), alla direzione di una edizione con traduzione e commento della Politica di Aristotele, della quale sono usciti i libri I-III, e infine a una serie di lavori su tematiche varie (polemologia, guerra e società, colonizzazione in occidente, colonizzazione ateniese, relazioni fra Greci e barbaroi e problema dell’‘altro’ di fronte all’etnocentrismo greco.
 
Dirige inoltre la collana “Studi e testi di storia antica”, presso la Casa Editrice ETS di Pisa, che conta attualmente 21 titoli. È membro del Comitato Scientifico delle seguenti riviste: Incidenza dell’Antico – Napoli; Seminari Romani – Roma; Gerion – Madrid; Hormos – Palermo.
 
 
 4. Daniela Motta è Ricercatrice di Storia romana all’Università di Palermo.
Dopo la laurea in Lettere, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, con una tesi in Storia romana (1994), nel 1997 ha vinto una borsa di studio offerta, per il tramite del Ministero degli Esteri, dal DAAD (Deutscher Akademischer Austauschdienst) e ha svolto un soggiorno di studio presso la Freie Universität zu Berlin. Nel 2000 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in “Storia della Sicilia antica” presso l’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul tema “Percorsi dell’agiografia. Società e cultura nella Siciliatardoantica e bizantina”. Nel 2003 ha vinto il concorso per un Assegno di Ricerca, presso il Dipartimento di Beni culturali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo, sul tema “Società civile e organizzazione ecclesiastica nella Sicilia tardoantica”. Dal 2005 è Ricercatrice di Storia romana all’Università degli Studi di Palermo. Nel gennaio del 2014 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale ed è stata dichiarata idonea a ricoprire le funzioni di Professore universitario di II fascia per il settore scientifico-disciplinare di pertinenza.
È membro del Comitato di redazione della rivista scientifica internazionale «Mediterraneo Antico. Economie Società Culture» e dal 2012 è condirettore scientifico della rivista «Hormos. Ricerche di storia antica» n.s. on line (http://portale.unipa.it/lettere/hormos/).
Dal 2009 al 2010 ha fatto parte del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Storia della Sicilia e del Mediterraneo antico”, presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Palermo, ed ha svolto il ruolo di cotutor di una tesi di dottorato sul tema “I Vandali e la Sicilia”. Dal 2011 è membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Filologia e cultura greco-latina e storia del Mediterraneo antico”, presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Palermo, e svolge l’attività di tutor di una tesi di dottorato sul tema “La gestione dell’acqua in Italia fra I e III secolo d.C. Un’analisi delle fistulae aquariae”.
Dal 2011 partecipa al progetto EDR (Epigraphic Database Roma) con il ruolo di supervisore delle schede epigrafiche del gruppo Palermo 2. Ha coordinato diversi progetti scientifici di Ateneo e ha partecipato a numerosi convegni internazionali.
I suoi temi di ricerca sono: la storia economica, sociale e culturale fra età imperiale e Tarda Antichità, la storia della Sicilia, la storia della storiografia antica. Tra le sue numerose pubblicazioni, si segnali almeno il lavoro monografico Percorsi dell’agiografia. Società e cultura nella Sicilia tardoantica e bizantina, Catania, Edizioni del Prisma, 2004 (410 pp.).
 
 
5. Sylvie Pittia è Professore ordinario di Storia romana all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne e nel quadro delle attività del prestigioso Centro di Ricerca UMR 8210 ANHIMA è Responsabile del programme scientifico «De praetura Siciliensi (Verrines 2, 2) de Cicéron: Édition, traduction et commentaire. Les communautés de Sicile à l’épreuve de la domination romaine».
Dopo aver ottenuto il suo dottorato all’Université de Paris 4-Sorbonne (1993) e l’HDR (« Habilitation à diriger les recherches ») presso l’EHESS-Paris (2002), è stata Professore ordinario di Storia romana dapprima (2003-2005) all’Université d’Aix-Marseille 1, in seguito (2005-2011) all’Université de Reims per essere infine chiamata nel 2011 a ricoprire la prestigiosa cattedra di Storia romana (età repubblicana) all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Nel 1999-2000 è stata membro dell’École française de Rome (EFR).
Dal 2011 è Presidente de la sezione 21 («Histoire, civilisations, archéologie et art des mondes anciens et médiévaux») del CNU (=CUN, Consiglio Universitario Nazionale) per la valutazione dell’attività scientifica dei docenti universitari e l’attribuzione della qualification (=Abilitazione Scientifica Nazionale) ai candidati ai ruoli di Professore ordinario e Professore associato di tale settore scientifico-disciplinare. Membro del Consiglio Scientifico dell’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, fa parte del Consiglio direttivo del programma di eccellenza LabEx HASTEC (« Histoire et anthropologie des savoirs, techniques et croyances »). Nel triennio 2011-2013 è stata vice-direttrice dell’UMR 8210 ANHIMA («Anthropologie et histoire des mondes anciens »). La sua attività di ricerca le è valso il conferimento dal 2012, con scadenza quadriennale, della « Prime d’excellence scientifique» (PES).
È membro del Consiglio scientifico di diverse riviste e collane. Tra i suoi temi di ricerca: oltre alla storia della provincia di Sicilia, la repubblica romana, la storia sociale e economica e la storiografia antica. Ha diretto la pubblicazione di diverse opere collettive, tra cui con M.T. Schettino, Les sons du pouvoir dans les mondes anciens, Besançon, 2012, 482 p. Sulla Sicilia si segnalano le sue pubblicazioni più recenti:
- S. Pittia, « Diodore et l’histoire de la Sicile républicaine », dans S. Bouffier (dir.), Diodore d’Agyrion et l’histoire de la Sicile, Suppl. DHA n°6, 2011, p. 171-226.
- S. Pittia, « La dîme de Sicile, modèles et adaptations d’un impôt », dans B. Legras (dir.), Transferts culturels et droits dans le monde grec et hellénistique, Publications de la Sorbonne, Paris, 2012, p. 355-391.
- S. Pittia, «L’histoire de l’administration provinciale dans les discours cicéroniens », dans D. Cote, M.-R. Guelfucci (dir.), Actes du colloque d’Ottawa 15-17 oct. 2010, Suppl. DHA, 8, 2013, p. 143-163.
 
 
6.  Francesca Reduzzi è Professore ordinario di Istituzioni di diritto romano presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Napoli Federico II, dopo aver insegnato nelle Università di Camerino e Seconda Università di Napoli. È inoltre docente di Diritto romano e Istituzioni di diritto romano presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli.
Dal 2104 è Coordinatore del Dottorato di Ricerca in “Diritto romano e tradizione romanistica: fondamenti del diritto europeo” con sede presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II (XXVII ciclo); ha fatto parte del Collegio Docenti del medesimo dottorato, nel cui ambito è tutor di numerose tesi e tiene periodicamente lezioni. Dal 2013 fa inoltre parte del Collegio Docenti del Dottorato di Ricerca in “Sovranità e giurisdizione nella storia, nella teoria e nel diritto contemporaneo” con sede presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha partecipato a Commissioni di Tesi dottorali in Francia e Spagna.
Ha tenuto relazioni a Congressi e Seminari in Italia e all’estero. È responsabile della convenzione stipulata nel 2008 dall’Università Federico II con l’Università di Franche-Comté (Besançon, Francia). È promotrice di numerosi scambi Erasmus.
Dal 2013 è Condirettore (con il prof. L. Labruna) della Collana Diàphora (Editore Jovene, Napoli). È membro del Comitato Scientifico della Collana “Antiqua” (Editore Jovene, Napoli) e della Rivista Studia et Documenta Historiae et Iuris nonché del Comité Scientifique International della Revue des Etudes Tardo-antiques. Dal 1998 fa parte del Comitato di redazione della rivista Dialogues d’Histoire Ancienne e dal 1994 collabora con la rivista Bollettino di Studi Latini. Dal 1980 è coordinatrice della Redazione della rivista Index. Quaderni camerti di studi romanistici. International Survey of Roman Law.
Dal 1981 è membro del G.I.R.E.A. (Groupe International de Recherche sur l’Esclavage Ancien). I suoi interessi scientifici sono diretti allo studio delle forme di schiavitù e sottoposizione nel mondo antico e alla dinamica senato-popolo-magistrati nella storia costituzionale romana.
Tra le sue numerose pubblicazioni si segnalino almeno i fondamentali studi monografici:
- Quasi secundum hominum genus. Studi su schiavi e sottoposti in diritto romano (Napoli, Satura Editrice, 2014)
- Forme non convenzionali di dipendenza nel mondo antico, IIa edizione ampliata (Napoli, Satura Editrice, 2010)
- Aliquid de legibus statuere. Poteri del senato e sovranità del popolo nella Roma tardorepubblicana (Napoli, Jovene Editore, 2007).
 
7.    Maria Teresa Schettino è Professore ordinario di Storia romana all’Université de Haute-Alsace e membro del Consiglio scientifico dello stesso Ateneo nonché del Centro di Ricerca UMR 7044 ARCHIMÈDE (« Archéologie et Histoire ancienne: Méditerranée – Europe ») dell’Université de Strasbourg e dell’Université de Haute-Alsace. Nel quadro delle attività di tale Centro di Ricerca dirige il programma scientifico, a valenza internazionale, “L’utopie politique et la cité idéale”.
Ha ottenuto il dottorato in Storia e storiografia antica alla Katholieke Universiteit Leuven (Belgio, a.a. 1994/95) con una tesi in inglese (Polyaenus’ « Strategemata », Book I and II. A Historical Commentary, 2 Tomes, 660 pp.) e l’HDR (« Habilitation à diriger les recherches ») presso l’Université Paris 1 Panthéon – Sorbonne (2007) con un dossier intitolato Institutions, enjeux politiques, identités culturelles à Rome (1042 pp.). Le sue attività di ricerca e d’insegnamento si sono svolte in diversi paesi europei (Belgio, Italia, Francia) e negli Stati Uniti. È stata Visiting Professor all’University of North Caroline (Department of Classics), a Chapel Hill (U.S.A.). Dopo essere stata Professore ordinario di Storia antica all’Université de La Rochelle, dal 2011 ha assunto la cattedra di Storia romana all’Université de Haute-Alsace.
Dal 2013 fa parte del Consiglio direttivo della SOPHAU (Société des Professeurs d’Histoire ancienne de l’Université) con sede a Parigi.
Dal 2012 è esperto del CINECA, con nomina del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per la valutazione dei docenti universitari, dei progetti e delle pubblicazioni scientifiche nell’ambito della Storia romana. È attualmente membro OCSE della commissione del settore scientifico-disciplinare 10/D 1 (Storia antica) dell’ANVUR per l’attribuzione dell’Abilitazione Scientifica Nazionale ai candidati ai ruoli di Professore ordinario e Professore associato di Storia antica.
Coordinatore delle attivité scientifiche in diverse équipes europee, è stata responsable scientifico e finanziario del convegno internazionale « Les sons du pouvoir » all’Université de La Rochelle (25-27 novembre 2010): ne ha pubblicato gli Atti con Sylvie Pittia nel 2012 (Les sons du pouvoir dans les mondes anciens, Besançon 2012, 482 pp.). È co-fondatrice con Antonio Gonzales degli incontri internazionali SoPHiA (« Société, Politique, Histoire de l’Antiquité »), di cui sono editi gli Atti del primo convegno (Le point de vue de l’autre. Relations culturelles et diplomatie, DHA Supplément 9, Besançon 2013, 263 pp.). In ambito europeo è altresì membro del Collegium Beatus Rhenanus (Francia, Germania, Svizzera) e del Collège doctoral trinational (Strasbourg-Bonn-Berne) nonché peer reviewer di diverse riviste scientifiche.
Ha pubblicato 5 libri, altri due sono attualmente in stampa e circa 50 articoli. Tra i suoi temi di ricerca: le istituzioni, la vita politica e i dibattiti ideologici all’epoca della Repubblica romana e l’alto Principato; le tecniche e strategie militari e diplomatiche in età repubblicana; le identità culturali e politiche, in particolare degli intellettuali greci, all’epoca imperiale.
 
8. Rita Scuderi, Professore associato di Storia e epigrafia romana, Università di Pavia.
Dopo la laurea, ha tenuto esercitazioni di Antichità Romane presso l’Università di Pavia, dove poi ha usufruito di borse di studio rettorali e del CNR. Ricercatore confermato dal 1981, dall’anno accademico 1992-1993 ha ricoperto il ruolo di professore associato presso l’Università di Padova, tenendo il corso di Storia Romana prima nella Facoltà di Magistero e poi in quella di Lettere e Filosofia. Dall’anno accademico 1997-1998 si è trasferita presso l’Università di Pavia, dove tiene i corsi di Epigrafia Latina e di Antichità Romana nonché il corso di Didattica della Storia (Storia Antica) per la SILSIS e per i TFA.
Fa parte del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Storia (“Storia e Civiltà del Mediterraneo in età preclassica, classica e medievale”) ed è uno dei referees della prestigiosa rivista Athenaeum pubblicata sotto gli auspici dell’Università di Pavia.
Molteplici i suoi interessi scientifici e numerose le sue pubblicazioni. Si occupa di storia locale nell’Italia settentrionale: i Galli Cenomani, il mito di Antenore fondatore di Patavium, la vita socio-economica del municipium di Novaria, i ceti intermedi nella Transpadana centrale, la riflessione sulla storia antica di Pavia. Altri suoi importanti studi spaziano dall’interpretazione politica della figura di Enea, al problema dei confini nel mondo romano, dal significato della carica di magister equitum accanto al dictator, all’integrazione dei Galli nel senato di Roma. In particolare si dedica al periodo tardo repubblicano, su singoli aspetti e specialmente riguardo al triumviro Marco Antonio, su cui ha pubblicato un commento storico della relativa biografia plutarchea (Commento a Plutarco, “Vita di Antonio”, Firenze, La Nuova Italia, 1984; Plutarco, Vite Parallele: Demetrio-Antonio, Milano, Rizzoli, 1989, pp. 267-508). Plutarco è stato peraltro oggetto di varie ricerche, a proposito delle Quaestiones Romanae, delle Vite di Galba e Otone, di Filopemene e Flaminino, di Pirro, di Emilio Paolo, di Fabio Massimo; si è altresì occupata dell’iconografia degli eroi romani; Cicerone è stato considerato come fonte per le biografie (Cicerone come fonte delle biografie di Plutarco, in I. Gallo [ed.], La biblioteca di Plutarco. Atti IX Convegno plutarcheo, Pavia, 13-15 giugno 2002, Napoli 2004, pp. 317-329). Alle Verrine di Cicerone sono stati dedicati più studi. In un manuale di Storia Romana è stato curato il periodo repubblicano e in un volume sugli storici greci d’Occidente è stato trattato Filino di Agrigento (Filino di Agrigento, in R. Vattuone [ed.], Storici greci d’Occidente, Bologna 2002, pp. 275-299). Della Biblioteca storica di Diodoro Siculo sono stati studiati alcuni temi a proposito della storia dell’espansione romana; riguardano l’epigrafia invece lavori su iscrizioni inedite e in generale sulle fonti epigrafiche per la ricostruzione storica.
 Ha in corso le seguenti attività di ricerca:
- Tra epigrafia e storiografia: aspetti di interazione documentaria e culturale
- Commento storico a Diodoro XXIII-XXIV
- Responsabile dell’Unità di Ricerca di Pavia all’interno del progetto PRIN 2009 “La romanizzazione nella Cisalpina centrale: Comum, Bergomum, Mediolanum, Laus Pompeia, Cremona, Ticinum”
 

9. Cesare Zizza è Ricercatore di Storia greca all’Università di Pavia.
Dopo essersi laureato all’Università di Siena nel 1996, tra il 2002 e il 2009 ha conseguito due dottorati di ricerca, di cui uno di valore europeo. Il primo, in Storia Greca, è stato ottenuto presso l’Università di Genova; il secondo, in Storia, Archeologia e Antropologia del mondo antico – curriculum: Le culture delle province romane. Interazioni euro-mediterranee: preistoria, storia, archeologia, religioni, gli è stato conferito dall’Università di Siena e gli è valso il relativo titolo di Doctor Europaeus.
In qualità di Cultore della materia (Storia Greca), prima, e di Assegnista, poi, ha svolto la sua attività di ricerca all’interno del Dipartimento di Studi Classici della Facoltà di Lettere e Filosofia di Siena. Nel 2007/2008 ha insegnato Storia Greca (corso avanzato) all’Università di Macerata, tenendo un corso per il biennio specialistico. Tra marzo e giugno del 2007 ha svolto attività di studio e di ricerca universitaria presso l’Università Complutense di Madrid e dall’a.a. 2009/2010 è in servizio presso l’Università degli Studi di Pavia dove tuttora svolge la sua attività di ricerca e di didattica all’interno del Dipartimento di Studi Umanistici (Sez. Scienze dell’Antichità) ricoprendo il ruolo di Ricercatore di Storia Greca. Nel gennaio del 2014 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale ed è stato dichiarato idoneo a ricoprire le funzioni di Professore universitario di II fascia.
È stato relatore in numerosi convegni in Italia e all’estero. È direttore di una tesi in cotutela su “Turi: una polis magno greca tra modelli teorici, tradizioni storiografiche ed archeologia”, in cotutela con la Scuola di Dottorato dell’Université de Strasbourg e l’Université de Haute-Alsace.
Tra i suoi temi di ricerca: l’uso dei documenti nella storiografia antica, le iscrizioni nella Periegesi di Pausania, istituzioni società e storia dei popoli anellenici in Aristotele, l’idea di città nelle fonti greche, i Greci e l’organizzazione dello spazio (fondazioni di città, trasformazioni reali, ‘mancate’ o ‘auspicate’ dei siti urbani etc.).
Ha attualmente in corso gli studi seguenti:
- Edizione con introduzione, testo critico, traduzione e commento della Politica di Aristotele (libri V e VI)
- Utopie politiche e città ideali
- Commento alle iscrizioni della Periegesi di Pausania: i testi epigrafici parafrasati e riassunti
Tra le sue pubblicazioni merita di essere ricordato almeno il suo lavoro monografico, opera di riferimento sul tema: Le iscrizioni nella Periegesi di Pausania. Commento ai testi epigrafici, Pisa, 2006, 516 pp.

Sinecismi interstatali greci (1976), all’edizione con traduzione e commento dei libri VII-IX della Periegesi di Pausania (2000, 2003, 2010), alla direzione di una edizione con traduzione e commento della Politica di Aristotele, della quale sono usciti i libri I-III, e infine a una serie di lavori su tematiche varie (polemologia, guerra e società, colonizzazione in occidente, colonizzazione ateniese, relazioni fra Greci e barbaroi e problema dell’‘altro’ di fronte all’etnocentrismo greco.

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