Arte e Spiritualità, Nicholas e Elena Roerich

Posted by on Jan 22nd, 2014 and filed under Cultura, News. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

Nicholas ed Elena Roerich ambirono a essere artisti nel senso più pieno del termine, rincorrendo la  visione leonardesca dell’uomo universale che vede e vuol conoscere il mondo a tutto tondo. Si deve loro tributo, non solo per la produzione artistica di grande sensibilità, ma anche per essere stati artefici assieme ad altri di quel processo definito: “Risveglio Globale”.

Scevri da ogni forma di fanatismo, come in genere conviene a chi desidera conoscere in profondità gli elementi che congiungono gli esseri umani, e le loro diverse forme di sapere, riuscirono mediante il loro lavoro artistico e educativo, a coniugare filosofia, religione e arte.

La peculiare qualità della loro espressione è una prova tangibile della raffinatezza della loro percezione; Nicholas ed Elena Roerich, fondarono in Russia il primo tempio buddista e diffusero l’insegnamento dell’Agni Yoga.

Ammirati da Rilke, e Kandinsky per gli elementi  spirituali della loro arte, intesa come l’elemento di congiunzione volto a collegare artisti di diverso credo religioso e politico, riuscirono, mediante la comunicazione del loro senso  della bellezza, a stabilire scambi e legami creativi; giacché bellezza e conoscenza, hanno il potere di creare un linguaggio sincero e coesivo.

Nicholas autore di meravigliosi dipinti, attualmente  custoditi a New York, presso la fondazione Roerich, e in Russia presso il museo Roerich. Elena a sua volta, autrice di scritti di Teosofia, una corrente mistico religiosa  nata dall’unione di induismo e buddismo, la quale afferma che tutte le espressioni religiose partono da un unico comune denominatore.
    
La scuola Teosofica tra l’alto annoverò tra i suoi discepoli molti altri artisti: Piet Mondrian, Wassily Kandinsky, Paul Gauguin, Constantin Brancusi, Theo van Doesburg, Johannes Itten, Walter Gropius, Robert Delauney, Aleksandr Skryabin, Arnold Schoenberg, Paul Klee, Franz Marc, Boris Pasternak, Aleksandr Blok, T. S. Eliot, solo per citarne alcuni.

Tutti i grandi pionieri del Modernismo d’altronde, furono coinvolti nel movimento teosofico o nelle sue diramazioni, come Mark Rothko e Jackson Pollock che furono entrambi istruiti alle discipline spirituali orientali.

Tuttavia la cosa fa spesso torcere il naso ai critici, i quali  non amano troppo considerare l’importanza di questo tipo di formazione nel lavoro degli artisti citati. I motivi sono molteplici tra cui; la difficoltà di comprensione  dei testi teosofici, e la generale tendenza a separare la spiritualità dall’arte.

Alla fine però, un aspetto così importante della sensibilità artistica di questi  artisti è diventato uno scomodo segreto di cui è meglio non parlare.Elena e Nicholas Roerich  posero l’accento alla stregua di Skryabin o Kandinsky su quanto  l’arte possa essere  uno strumento potente nella trasformazione del mondo, e in tal guisa,  l’artista può essere inteso come messia,  profeta, o mago, il cui lavoro si prefigge  di comunicare i più  alti livelli di conoscenza e  verità al mondo.

Ma le menti sono infettate dalla disperazione e dalla sfiducia, dalla mancanza d’ideali e di scopi.  L’incubo del materialismo  degradando la vita dell’universo ad un malefico, inutile gioco, è divenuto  un grande deterrente per l’evoluzione spirituale ed artistica dell’umanità,  e come   una gabbia si stringe progressivamente  intorno allo spirito e lo stritola.

Roerich, Mondrian Kandinsky, Skryabin ecc. hanno esortato gli artisti  a indagare  tutte le possibili implicazioni della propria arte,  ritenendole un contributo di grande qualità per la costruzione di una strada verso il cielo.

Nel caso specifico  di Elena e Nicholas Roerich, il loro insegnamento si sintetizza nei tre pilastri fondamentali di: Amore, Bellezza e Azione. L’Amore è il motore dell’Universo e mira alla realizzazione di una bellezza altruistica, quando si riesce  ad applicare la nozione di “ Bellezza”, in ogni  momento della vita, cercando ovunque nell’Universo, ispirazione e armonia. L’Azione a sua volta è la conseguenza dell’unione di Amore e Bellezza.

Secondo gli insegnamenti dell’Anagni Yoga, dal quale furono fortemente ispirati; se manchiamo nel percepire tale bellezza, la colpa va  ricercata nel mal funzionamento e nella distorsione delle nostre percezioni, poiché la bellezza è sempre presente ovunque, e attende di essere colta come un fiore.Nella pratica dell’Anagni Yoga s’impara a vedere e sentire ciò che deve essere  corretto circa il nostro modo di vivere, affinché sentimenti e pensieri possano giungere a un costruttivo sviluppo nel mondo fisico al servizio dell’umanità.

Un altro importante contributo di  Nicholas Roerich fu la firma del “Patto Roerich”; nel 1935  firmò un trattato presso la Casa Bianca, che si prefiggeva di proteggere tutti i tesori culturali presenti al mondo. Per l’occasione Roerich creò la bandiera della Pace, un vessillo su cui appaiono tre globi, rosso magenta, racchiusi all’interno di un cerchio altrettanto rosso, rappresentare l’unione del passato, del presente e del futuro dell’umanità.

Roerich  sperò immensamente che questo simbolo divenisse una sorta di Croce Rossa culturale e umanitaria per proteggere i tesori dell’umanità durante i conflitti, pienamente convinto che arte e obiettivi culturali avrebbero colmato le differenze fra i popoli.

Un pittore occidentale avrebbe potuto per esempio, imparare da un pittore cinese, e in questo modo avrebbe creato un ponte di conoscenza e umanità. Mediante il tentativo di immergersi nella bellezza e nella conquista  di una diversa maestria nel gestire forme e contenuti artistici a fino a quel punto a lui sconosciuti, avrebbe aperto  la porta ad un nuovo modo percepire e  a nuove modalità  di conoscenza, in modo rispettoso e sincero.

Giacché secondo  Roerich, bellezza e conoscenza, sono gli artefici di un linguaggio sincero in grado di  abbattere le barriere tra gli uomini e le nazioni, e assieme  alla  pace    ottenuta  mediante la collaborazione a livello internazionale, sono gli ingredienti fondamentali per la sopravvivenza dell’umanità.

Antonella Iurilli Duhamel

   

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