“Ogni alba ritesse l’anima!” questo l’augurio poetico che Jole Chessa Olivares, una delle voci più pure della poesia contemporanea, ha donato ai partecipanti al convegno “Mi faccio vivo”. La poetessa ha concluso con la lettura, molto applaudita, della sua poesia “Lo spirito dell’altrove “ il convegno che potrà segnare nel futuro un momento miliare nel cammino della poesia contemporanea.
Partecipazione di studiosi e poeti di alto livello e pubblico giovanile interessato ed attento decretano infatti l’interesse che la tematica del nuovo umanesimo in poesia, e non solo, sta raccogliendo in molti ambienti culturali. Forse il silenzio della cultura che si registra negli ultimi anni di fronte allo sgretolamento sociale al quale assistiamo in questi nostri anni e giorni di drammatiche vicende ed assenze , troverà nuova voce e nuovo impeto culturale nella necessaria rivisitazione delle tematiche e delle problematiche culturali alla luce di un nuovo Umanesimo.
Il 23 novembre 2013 nell’ AULA V della Facoltà di Lettere si è svolto non soltanto un Evento in onore del Poeta antropologo Prof. Gilberto Mazzoleni . Nell’Aula V di Lettere, l’appuntamento del 23 novembre ha un significato che va oltre il momento celebrativo o di grande affettuosità verso le proposte poetiche del Poeta-antrolpologo. Il Convegno ha iniziato subito a mostrare la sua vera faccia: un momento di analisi, un interrogarsi insieme , un incontro nel presente per analizzare il futuro. La presenza di personalità del mondo scientifico, come il Prof. Umberto Beranabai, ordinario di metallurgia alla Sapienza, , come il Prof.na trama socila e che poco si adopera per la cultura.i estende a livello nazionale hanno evidenziato che è possib ha del resto posto subito in evidenza la necessità di dialogo, l’urgenza culturale di dialogare su e tra piani culturali diversi per superare l’impasse di una società che soltanto dell’economia ha fatto il suo demone e la sua guida. Anzi dal Prof. Bernabai c’è stata una metaforica richiesta d’aiuto lanciata con lo stile del poeta – il professore si dedica da qualche anno anche alla poesia – e la precisione dello scienziato. Il mondo scientifico ha bisogno del dialogo con l’Arte! Oggi non è più un’ipotesi da salotto o un elegante battuta tra protagonisti del mondo dell’arte e della scienza, oggi il confronto tra culture diverse è una reale e concreta necessità.
“Dall’Uber-marionette all’uomo vero” il messaggio già era scritto nel titolo della prima sezione del convegno che ha sottolineato il cammino necessario verso una ridefinizione del significato e del senso della vita in un’ottica che sappia superare l’involucro dell’utilitarismo. L’intervento appassionato del Poeta Elio Pecora, bellissima lezione di poesia, l’omaggio poetico della Poetessa Gabriella Sica con la lettura di una sua profetica poesia, la testimonianza istituzionale della Delegata del Rettore per le Pari opportunità Prof.ssa Marisa Ferrari Occhionero, attenta e vigile presenza alle problematiche sociali non soltanto di genere, hanno acceso i riflettori su nuovi percorsi e nuove istanze sociali. Oggi è necessario ripensare la vita, l’uomo, le relazioni tra gli umani nell’ottica di un rinnovato senso del rispetto. Il rispetto tra i simile e verso se stessi come ha sottolineato nel suo intervento la psicologa Carla Russello.
E nella Sezione “Per un nuovo Umanesimo : segnali nei luoghi di cultura”
gli interventi degli studiosi come il direttore della Biblioteca Nazionale Osvaldo Avallone e della direttrice della Biblioteca di Lettere che ha visto per molti anni docente il Prof.Mazzoleni, Maria Edvige Malavolta, hanno sottolineato l’urgenza di questo nuovo e necessario interesse verso i luoghi della cultura.
Gli interventi di Manuela Marchi di Spoleto e Vera Ambra di Catania, fervide testimonianze di impegno culturale nella propria città che si estende a livello nazionale, hanno evidenziato che è possibile ancora l’impegno quotidiano in una trama sociale che poco si adopera per la cultura.
Il convegno si è aperto con il Saluto del Prof. Luca Serianni, eccellenza italiana nel campo della Linguistica. Il suo intervento ha scaldato l’uditorio per la testimonianza di grande stima ed affetto verso l’opera del Prof.Gilberto Mazzoleni nel mondo accademico. Ad un pubblico già coinvolto e partecipe si è dunque rivolto l’intervento della Prof.ssa Maria Rita Parsi, Membro del Comitato ONU per i diritti del fanciullo e Presidentessa della Fondazione Bambino Onlus, che ha raccontato la poesia dei più piccoli con una trama di narrazione di vivace resa emotiva ma anche di profonda impostazione pedagogica. Il dialogo tra la relatrice ed il pubblico, anche dei giovani presenti in aula, è diventato immediato e fluido anche per la grande esperienza di comunicazione che la Prof.ssa Parsi ha acquisito durante le sue presenze nelle trasmissioni televisive. Un’esperienza comunicativa che rende il suo operato di immediata ed efficace visibilità.
La poetessa e critica letteraria Daniela Fabrizi, che con Anna Manna e Gilberto Mazzoleni è promotrice del Manifesto, ha letto alcune poesie di Mazzoleni ed ha puntualizzato con il suo intervento la tematica “L’uomo tra sentimento e ragione”.
Il Prof. Fabio Scialpi ha quindi riportato il convegno al dialogo affettuoso e riconoscente verso il Prof. Mazzoleni visibilmente commosso. Questo sicuramente il momento più commovente del convegno. E’ giunto anche il saluto del Prof. Alessandro Saggioro che non ha potuto prendere parte di persona al convegno ma ha voluto testimoniare anche da lontano il suo affetto per Mazzoleni.
Un incontro dunque che ha saputo coniugare i valori dell’umanità con l’impegno accademico, l’analisi dello studioso con la slancio poetico, il valore della testimonianza con l’impegno ed i progetti per il futuro.
La silloge di poesie inedite “Mi faccio vivo” di Gilberto Mazzoleni getta dunque i primi mattoni per un cammino che sarà il tappeto di poesia per Il Manifesto dei Neoromantici per un Nuovo umanesimo che, lanciato dalle poetesse Anna Manna e Daniela Fabrizi con la presenza prestigiosa del poeta – antropologo Mazzoleni nel febbraio 2013 presso la Casa delle Regioni a Roma durante in 13° Viaggio tra le vie dell’Arte di Vera Ambra, si dispiega oggi nel mondo accademico preparandosi a dialogare con la cultura europea.