Piotr Tchaikovsky

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Nacque a Kamsko-Votkinsk, nel governatorato di Vjatka, a circa un migliaio di chilometri da Mosca, nel 1840.
Avviato da bambino allo studio del pianoforte, ebbe come insegnante una serva della gleba emancipata, Maja Markovna Pal&kova, ma solo dal 1861 si dedicò sistematicamente agli studi musicali, seguendo la sua naturale ed eccezionale vocazione. Dalla madre, figlia di un emigrante francese e buona dilettante pianista, ereditò un’estrema sensibilità, che si sarebbe poi esplicata in un temperamento decisamente nevrotico.
Nel 1850, trasferitosi con la famiglia a Pietroburgo, per volere del padre si iscrisse alla Scuola di giurisprndenza e, superati gli esami, nel 1859 si impiegò al Ministero della Giustizia; abbandonò il posto pochi anni dopo mal tollerando un’occupazione troppo lontana dalle sue aspirazioni artistiche.
Nel 1866 ebbe la cattedra di armonia al Conservatorio di Mosca, allora appena fondato, incarico che mantenne fino al 1876, quando, al riparo dalle difficoltà economiche — grazie a un ricco assegno annuale da parte di un’ammiratrice — poté lasciare l’insegnamento e dedicarsi completamente alla composizione.
La ricchissima ammiratrice era Nadeìda Filaretovna von Meck, che non volle mai conoscere il musicista di persona e che per quattordici anni lo sostenne economicamente fino alla rottura improvvisa, inspiegabile e dolorosa per Ciaikovski.
La singolare protettrice, con la quale il compositore ebbe un nutrito epistolario, aveva certo rappresentato quell’ideale femminile incarnato dalla madre e dalle altre figure della sua infanzia, idealizzate nel ricordo e inutilmente rispecchiate nei suoi presunti amori femminili: come quelli per la cantante Désirée Artòt, conosciuta a Pietroburgo nel 1868 e con la quale ebbe una brevissima relazione, o per la moglie Antonina Miliukova, sposata nel 1877 ma abbandonata dopo poche settimane.
Furono amori inconsistenti, che misero drammaticamente a nudo l’omosessualità del musicista.
Dal 1887 si dedicò anche alla direzione d’orchestra con fortunate tournées in Europa e negli Stati Uniti.
Musicista colto, con un bagaglio tecnico estremamente vasto e raffinato, egli seppe fondere la perfezione compositiva con l’immediatezza dell’espressione.
La fragile sensibilità dell’uomo spesso si riflette nella sua musica con espansiva effusione, approdando a un lirismo acceso e a una vena di natura rapsodica, anche se non sempre felice dal punto di vista formale.
Nell’adesione ai modi stilistici europei egli fu maestro raffinatissimo nelle musiche per balletto.

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