Akkuaria presenta i propri autori

Posted by on Dec 16th, 2013 and filed under Akkuaria, News. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

Autobiografia e poesia si fondono per un appuntamento al caffè letterario

12 dicembre – Al Marina Palace di Acitrezza ha avuto luogo la Kermesse letteraria durante la quale sono stati protagonisti alcuni degli autori della casa editrice Akkuaria. Un’iniziativa fondamentale, questa, in una realtà alquanto tormentata e tortuosa come quella dell’editoria locale. Presentare, promuovere o far conoscere un libro, e di conseguenza il rispettivo autore, non è di sicuro qualcosa di semplice e scontato. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare.

Questo genere d’incontri risulta, infatti, sempre di grande utilità per far “avvicinare” l’autore al pubblico di riferimento. Così, nel creare un rapporto diretto tra fruitore e artefice, vengono risolte curiosità interpretative che facilitano e rendono più piacevole la lettura. Anche in quest’occasione, la risposta e l’adesione del pubblico è stata positiva: numerosi, infatti, i presenti in sala. Il tutto magistralmente condotto dalla poetessa Gabriella Rossitto. Un piacevole appuntamento per ogni appassionato di libri, esperienze ed emozioni. Storie di vite e di persone e ritratti di epoche diverse. Tre libri, tre autori. Ogni elaborato, opera, o libro, se inteso come prodotto finito, ha sempre alle spalle un iter personale che ne ha delineato la morfologia e i contenuti.

Ad aprire il ricco e ben modulato pomeriggio, è stato il prof. Tino La Vecchia con il libro “Il papà di Pascoli non era commestibile”. Si tratta di un racconto autobiografico, basato sulle esperienze di vita di un insegnante. Un volume che parli e che abbia come tema il mondo della scuola, visto e interpretato con occhi di una persona che, ovviamente, è stata prima alunna, poi studente e, infine, docente. Potrebbe sembrare un argomento scontato, trattato dal punto di vista pedagogico di un “addetto ai lavori”… La realtà è, però, ben diversa: il mondo dell’istruzione, di ieri e di oggi, viene narrato senza veli, arricchito da innumerevoli, singolari, incredibili (a volte, persino surreali e improbabili) episodi realmente accaduti nelle aule scolastiche. L’autore, attraverso le proprie travagliate esperienze di uomo, denota una sottile e raffinata riflessione, intrisa di un’intensa psicologia personale. L’argomentazione del prof. La Vecchia non vuole essere né una critica né una somministrazione di chissà quale dottrina pedagogica, ma una descrizione esclusivamente razionale dei fatti. Il tutto con una pungente ironia di narrazione. Che la Scuola italiana non goda oggi di ottima salute, potrebbe sembrare un fatto assodato. Un campo, quello dell’istruzione, deturpato nel corso degli anni da riforme e nuove idee di “allineamento”. Un colorito quadro di denuncia sociale che non si limita al mondo della scuola ma che si estende anche all’istituzione famiglia e ad altri settori. Una lettura piacevole e di approfondimento, per insegnanti e non solo.

La seconda opera presentata è “Il fiato delle stelle”, una pregevole raccolta di poesie firmate da Rita Maria Coppa, con illustrazioni di Rossella Granata. Da sempre appassionata di letteratura, realizza un prodotto dal contenuto estremamente alto e toccante. Un percorso alla ricerca dell’introspezione personale, connotata da una speculazione filosofica e religiosa. L’esoterikos, nell’accezione greca del termine, vede l’indagine di ciò che risiede nella parte più profonda e autentica del singolo individuo. Una dimensione spirituale che vede Dio dentro ciascun uomo e che attende solo di essere riconosciuto e di potersi affacciare all’esistenza cosciente. Liriche tanto profonde quanto attuali, che vedono come cardine essenziale la natura e le energie che regolano l’universo. Con un che di mistico, si tenta di rigenerare la vitalità dell’uomo, unitamente all’arte, alla conoscenza e alla morale. Non si tratta di verità assolute e imposte ma della maieutica di Socrate, giungendo a una conclusione già conosciuta. Il dialogo, l’ascolto, la meditazione contribuiscono al raggiungimento del bene e dell’armonia spirituale. Hanno partecipato alla presentazione, leggendo alcuni brani, Patrizia Fumagalli, esperta nelle pratiche Yoga, e la giornalista Valeria Maglia.

A concludere la serata, è stata Vera Ambra, padrona di casa, con “Sol sol sol mi”. Il racconto in prosa, edito già nel 2005 viene, stavolta, riproposto come audiolibro. Una voce narrante si accompagna ad alcune tra le più celebri sinfonie di Ludwig Van Beethoven. E’ appunto lui il co-protagonista del libro. L’opera fu scritta dall’autrice, in preda ad un incubo, durante una sola e calda notte di fine agosto ‘95. Una voce, “la più amabile e scontrosa Creatura”. In un periodo disorientato della propria vita, l’autrice si rifugiò nella musica e nella scrittura. Ma, ogni volta che rileggeva quanto scritto quella notte, un incredibile senso di angoscia le piombava addosso. Ancora una volta, una ricerca del vero senso della vita, ove l’esclusivo pensiero del Creatore, unico padrone dei sentimenti umani, è il dono stesso dell’esistenza. Un’esperienza tormentata che è rimasta per anni relegata in un angolo buio, per poi essere ripescata, leggermente rielaborata e destinata alla pubblicazione. L’arte è lo strumento per raggiungere la semplicità e l’umiltà. Nelle righe è possibile scorgere quel senso di alienazione provato dalla scrittrice: incredibile ciò che l’esasperazione di sentimenti combattuti è riuscita a produrre. Beethoven è perseguitato dal dramma della sordità e dalla convivenza con questo, tanto da aver forse pensato al suicidio. Tra gioie e dolori, l’essere umano riesce a raggiungere la serenità solo attraverso la sofferenza. Un incubo insistente ha costituito questo strano rapporto. La lotta tra luci e ombre si conclude, quindi, in una singolare vittoria della razionalità. Una triste parentesi della vita del compositore, quasi in correlazione con quello dell’autrice. Un’opera nella quale l’istinto e il genio del delirio creativo si rivelano in un magico ed enigmatico trionfo.


Marco Fallanca

 

 

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