Waiting for the Royal Baby

Posted by on Jul 19th, 2013 and filed under News, Recensioni. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

La nascita dell’erede, terzo in linea di successione, tarda ad arrivare… Si fa attendere tra scommesse, stampa e gossip

 

Il 3 dicembre 2012 l’ufficio stampa di Clarence House dava il tanto atteso annuncio: “Their Royal Highnesses The Duke and the Duchess of Cambridge are very pleased to announce that The Duchess of Cambridge is expecting a baby”. I Duchi di Cambridge aspettano un figlio, aggiungendo, così, un nuovo pretendente alla successione al trono della bis-nonna Elisabetta. Il modo migliore per coronare l’anno, dopo il Giubileo di diamante per i sessant’anni di regno e dopo i Giochi olimpici di Londra.  Adesso sono trascorsi i fatidici nove mesi dall’annuncio di quel pomeriggio invernale e, stavolta, in una Londra insolitamente assalita dal caldo, gli Inglesi si approssimano ad acclamare un nuovo principino. Attorno alla nascita dell’erede Reale si è creato un velo di mistero e un clima di assoluta segretezza. Nessuna informazione riguardante il nascituro: né il nome, né il sesso, né il giorno. L’unico dato di dominio pubblico è quello riguardante il luogo. Kate Middleton ha deciso di dare alla luce il piccolo presso la struttura del St. Mary Hospital e, più precisamente nell’ala Lindo dell’edificio, ove, a suo tempo, anni addietro, anche l’indimenticabile Lady Diana aveva affrontato il travaglio. E’ d’obbligo sottolineare che sarebbe questa la terza nascita nella storia recente della monarchia inglese avvenuta al di fuori di Buckingam Palace o di una residenza reale (Elisabetta ha partorito i figli maschi presso le Suite di Buckingam Palace e la figlia Anna presso Clarence House n.d.r.).

 

La gravidanza, alla quale Kate ha fatto fronte con un giusto bilanciamento tra riposo e impegni istituzionali, sta quasi per giungere al termine, ma, sforando già le previsioni di qualche giorno: l’arrivo del bebè sembra tardare. Mamma Kate ha trascorso l’ultimo periodo presso la casa dei genitori, acquistata l’anno scorso per £4,5 milioni, a Bucklebury, nel West Berkshire. La Duchessa di Cambridge ha, infatti, preferito e richiesto un clima familiare e lontano dai riflettori; insomma, tanto lavoro per nonna Carole e zia Pippa che sono state accanto e hanno tenuto compagnia alla gestante. Papà William, invece, si è dedicato alle partite di Polo a Cirencester nel Glouchestershire, in compagnia del fratello Harry. L’ormai ex “principino”, che si prepara a diventare padre, è attualmente in licenza dai gruppi della Royal Air Force e godrà di due ulteriori settimane dopo la nascita del piccolo. Nel frattempo l’efficienza della stampa britannica non si smentisce mai: ininterrotti gli appostamenti davanti il St. Mary in attesa dell’auto che scorterà Kate all’ospedale. Secondo alcune fonti attendibili, pare che, non appena la Duchessa avvertirà le prime doglie, iniziando, così, il travaglio, nel giro di venti minuti dovrebbe giungere presso la struttura dove darà alla luce il figlio con un parto naturale e secondo la tecnica dell’hypnobirthing. La Middleton sarà, quindi, assistita da Marcus Satchell, storico ginecolo, ormai in pensione, che in tempi immemori, seguì le gravidanze di Her Majesty the Queen (la prima nel ’48 e la più recente nel ‘64). Sono, però, innumerevoli i punti dell’avvilente protocollo di corte che seguono la nascita del bebé: Kate può, anzi, considerarsi fortunata vista l’abolizione della consuetudine che vedeva un funzionario del governo assistere al parto per verificarne la regolarità. Per quanto riguarda la notizia della nascita, questa verrà direttamente comunicata a Sua Maestà per mezzo di una telefonata del nipote William, che sgraverà dall’incombenza il consueto ciambellano di corte. L’annuncio del sesso, del peso e dell’orario di nascita del nuovo arrivato verrà reso pubbico, come vuole la tradizione, per mezzo della consueta esposizione del cavalletto di legno dorato appena all’interno dei cancelli di Buckingam Palace. Non è, però, da escludere una diffusione della notizia da parte di Clarence House per mezzo Twitter.

 

Nell’atmosfera festante che ha invaso il cuore dei britannici non sono mancate le scommesse e le quotazioni dei bookmaker, “segno particolare” di tutto ciò che avviene nel Regno Unito e che riguardi il mondo dello sport, della politica o ogni altro ambito. Sempre secondo congetture, si è scommesso su tutto: nome, sesso, peso, ora, colore di occhi e di capelli, somiglianza e quant’altro. I nomi più “quotati” sono George, nel caso sia un bel maschietto, e Alexandra o Victoria, nel caso di una femminuccia. In ordine di preferenza non si scarta l’idea di un “James” (sebbene l’ultimo sovrano con questo nome, al trono dal 1603-1625, non abbia lasciato “bei ricordi” ai tempi della “congiura dei poveri”) e di un “Edward”; pare assai improbabile una “Diana”, nel caso fosse di sesso femminile. E’ possibile che siano quattro i nomi del bambino. A dire la sua anche Beckham che ha proposto a William e Catherine il nome David… La Casa Reale non è stata, almeno sulla carta, informata sul sesso del nascituro sebbene alcuni indizi farebbero trapelare l’arrivo di una bambina: in occasione di un’uscita ufficiale, un paio di mesi fa, alla Duchessa di Cambridge venne consegnato un orsacchiotto e questa ringraziò con un “thank you, I will take that for my d… for my baby”. Questa gaffe, forse voluta o forse no, e poi corretta, ha spiazzato i giornalisti che hanno interpretato quella singola “d” come “daughter”.

 

Nell’attesa della lieta notizia, i tabloid guardano già oltre e analizzano le prospettive riservate alla nuova famigliola: la duchessa e il neonato andranno a risiedere per i primi mesi presso la residenza dei genitori di questa per poi traferirsi, in autunno, presso l’incantevole Kensington Palace, attualmente in ristrutturazione (i lavori ammontano a circa £1 milione n.d.r.), che offrirà una residenza di cinquattasette camere disposte su quattro livelli. Notizia che dà ulteriormente scandalo è quella che vuole Kate aver rifiutato l’assistenza di una “nurse”, desiderando allevare il figlio in un clima familiare e prendendosi cura di questo in prima persona. La Duchessa, che ha dovuto rinunciare all’amato currie, alla pizza, alle caramelle Haribo e al cibo piccante, ha già predisposto tutto: il bebè, già da aprile, ha la propria cesta di vimini bianca acquistata da Blue Almonds e, come da tradizione, a circa un mese e mezzo sarà pronto per essere battezzato con indosso la vestina di pizzo di Honiton tramandata ai Royal Babies a partire dai figli della Regina Vittoria. Già pronti anche i pannolini ecocompatibili promossi da “nonno Carlo di Galles” e dalla passione di questo per l’ambientalismo. Le dinamiche baby-centriche, però, non finiscono qui… C’è chi è pronto a scommettere che il piccolo diventerà presto un’icona fashion e trendy (del resto, non appena la madre indossa un cappottino pesca o un abitino maculato, questo va lettaralmente a ruba).

 

Lo show globale focalizza momentaneamente la propria attenzione sul St. Mary, davanti il cui ingresso non poteva mancare Mr. Terry Hutt, meglio noto come Mr. Union Jack, puntualmente vestito con i colori della bandiera inglese. Ma spostiamoci all’interno. La vera e propria suite, meglio che semplice camera, che accoglierà la Duchessa ha un costo approssimativamente intorno a £5900 al giorno: le malelingue hanno, infatti, subito fatto notare come, ai tempi, Lady D abbia lasciato l’ospedale solo diciannove ore dopo il parto… Kate, anche contessa di Stratheam e baronessa Carrickfergus, corona, quindi, quella che può essere definita come una favola moderna, con la giovane ragazza di campagna, carina ma nulla di che, pronta a diventare madre di un erede al trono. Va attenzionato che il Royal Baby porterà, secondo le stime del CRR, oltre £280 milioni di entrate e un introito di circa £60 milioni dai gadget venduti. Insomma, ci vuole la nascita di un erede reale per risollevare la nostra economia? L’attesa cresce… ma il bambino non esce… Gli stessi giornalisti non sanno più cosa inventarsi, ormai qualsiasi indiscrezione risulta essere trita e ritrita. Dapprima trapelava il 13 luglio, poi il 15, infine il 18. La nonna paterna acquisita, Camilla Parker Bowles, ha affermato che dovrebbe nascere entro il weekend, mentre la nonna materna, Carole, ha sostenuto che il piccolo Reale nascerà sotto il segno del leone (23 luglio). Anche Her Majesty inizia a spazientirsi: “I would very much like it comes soon because I’m going on holiday” – ha detto oggi la Regina, che vuole godersi le vacanze, aggiungendo poi sulle preferenze sul sesso del nascituro – “I don’t think I mind”. Inoltre, sono 2,013 le monete da un penny coniate in argento e che verranno donate ai bambini nati lo stesso giorno del loro “collega reale”.

 

Nella nostra analisi, tra gossip, indiscrezioni e dettagli, tracciamo, quindi, la nuova linea di successione al trono. Al primo posto il Principe Carlo che, da decenni ormai, sogna l’agognata corona di monarca. Al secondo posto, invece, il figlio primogenito, William, Duca di Cambridge. Sul gradino più basso del podio, quindi, il nascituro, maschio o femmina che sia: verrà, infatti, presto abolita la legge Salica che vede preferire il maschio alla femmina sebbene questa possa essere primogenita. Il Royal baby, quindi, ha un posto assicurato da regnante d’Inghilterra, ipotesi suggestiva soprattutto se fosse una bella principessina. L’infante d’Inghilterra supera, nonostante l’età, lo zio Harry, solo quarto. Seguono nella linea Andrea di York con le figlie Beatrice ed Eugenia, e Edoardo di Wessex con James, Visconte Seven (6 anni) e Louise Windsor (10 anni). Anna, secondogenita di Elisabetta, è solo undicesima, tallonata dal figlio Peter Phillips e dalle nipotine Savannah (3) e Isla (1). Quindicesimo posto per l’argento olimpico secondogenita di Anna, Zara Phillips, recentemente ai primi mesi di gravidanza e che verrà presto seguita in linea dal nascituro.

Trepidanti per dare il nostro benvenuto al Royal Baby, restiamo in attesa ulteriori sviluppi nelle prossime ore (o giorni)

 

Marco Fallanca

 

 

 

Comments are closed

È vietato l'uso delle immagini e dei testi non autorizzato.
© 2016 Associazione Akkuaria
Associazione Akkuaria Via Dalmazia 6 - 95127 Catania - cell 3394001417
Registrata Ufficio Atti Civili di Catania il 3 maggio 2001 al n.ro 6010-3 - C.F. 93109960877
scrivi a: veraambra@akkuaria.com