San Giovanni Li Cuti si racconta

Posted by on Jun 14th, 2025 and filed under News, Recensioni. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

Si è svolto venerdì 13 giugno un nuovo e coinvolgente appuntamento della rassegna letteraria “Vivere la lettura tra le pareti domestiche”, progetto promosso e curato dall’Associazione Akkuaria sotto la direzione attenta e appassionata di Vera Ambra. Ispirata ai salotti letterari dell’Ottocento, la rassegna rappresenta un momento prezioso di condivisione e riscoperta culturale, in cui la parola scritta si intreccia con la voce viva della comunità. L’iniziativa fa parte di un programma culturale più ampio sostenuto dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) e organizzato dal Comune di Catania, volto a promuovere la lettura come pratica quotidiana e accessibile.

L’incontro dal titolo “San Giovanni Li Cuti si racconta”, ha voluto rendere omaggio a uno dei borghi marinari più suggestivi della città di Catania, crocevia di storia, tradizione e identità popolare. L’appuntamento è stato ospitato nei locali dell’Associazione Mare e Pesca, che si trovano a ridosso del del piccolo molo di San Giovanni Li Cuti. Questa realtà, che vede coinvolti tutti i pescatori della marineria, rappresenta un vero e proprio pilastro per questo borgo. L’associazione è un esempio virtuoso di come la passione per le proprie radici possa tradursi in azioni concrete a beneficio della comunità e dell’ecosistema marino.

Federico Salamastra

Federico Salamastra

A sostenere l’incontro proposto da Akkuaria è stata l’Associazione Salmastra, un giovane centro culturale che si propone come punto di aggregazione e incontro tra differenti realtà: moltitudini di voci da seguire, alimentare, proteggere e con cui ragionare per un futuro più sostenibile e uno sviluppo attivo e consapevole della città di Catania.

Ad aprire l’incontro Vera Ambra che ha ringraziato il presidente dell’associazione Mare e Pesca, Gaetano D’Arrigo, Federico Salmastra, presidente dell’Associazione Salmastra, e alle infaticabili e insostituibili Arianna Praino e Giovanna Bonvegna, tutti loro sono stati artefici della buona riuscita dell’evento.

Ferdinando Bonaccorsi

Ferdinando Bonaccorsi

Dopo i saluti e i ringraziamenti si è dato il via a un intenso viaggio tra ricordi, emozioni e testimonianze. A dare voce alla memoria storica del luogo è stato Ferdinando Bonaccorsi, segretario dell’associazione Mare e Pesca che ha parlato del loro impegno associativo, rivolto non solo a mantenere vive le tradizioni locali legate alla pesca e al mare, ma anche a promuovere la sostenibilità ambientale e la valorizzazione del patrimonio ittico. Tra le loro iniziative più significative spiccano l’organizzazione della Festa di San Giovanni Battista, un evento che ogni anno anima il borgo con cultura, folclore e devozione, e i progetti volti a sensibilizzare sulla pesca sostenibile e il consumo del “pesce povero”. Non meno importanti sono le frequenti giornate di pulizia delle spiagge e dei fondali, dimostrando una profonda cura per l’ambiente che li circonda.

Matteo Paratore

Altro personaggio locale è Matteo Paratore, nato, cresciuto e da sempre residente nel cuore di questo borgo. Attraverso il suo racconto vivido e appassionato, ha rievocato le atmosfere di un tempo che fu, facendo riemergere immagini piene di vita quotidiana e di legami forti con il mare. Ha ricordato con nostalgia le antiche tradizioni come l’albero della cuccagna, una delle attrazioni più amate durante le festività popolari, e la caratteristica rappresentazione de “U pici a mare”, una pantomima che mette in scena in modo grottesco e teatrale la pesca del pesce spada, simbolo del rapporto inscindibile tra l’uomo e il mare.

Essendo il borgo legato indissolubilmente alla vita marinaresca, l’incontro non poteva non soffermarsi sulla figura di San Francesco di Paola, protettore della gente di mare. A tratteggiare una breve ma intensa riflessione sulla devozione popolare verso questo Santo è stato Gaetano Strano, che ha saputo restituire, con parole semplici ma efficaci, il valore simbolico e spirituale della sua presenza nelle vite di intere generazioni.

 Un momento di particolare emozione si è avuto quando Melina Pappalardo ha intonato una ninna nanna tradizionale, una melodia dolce e malinconica che le madri usavano cantare ai loro figli per accompagnarli nel sonno. Il canto, intimo e universale al tempo stesso, ha toccato corde profonde nel pubblico presente, rievocando una dimensione domestica e affettiva che oggi rischia di perdersi.

Il cuore poetico dell’incontro è stato animato da una ricca e sentita partecipazione di autori e autrici, che hanno condiviso versi dedicati al mare, alla memoria, al senso di appartenenza. Hanno preso parte alla lettura: Arianna Praino, Barbara Spampinato, Carla Verga, Giuseppe Urso, Lina Maria Ugolini, Mariagrazia Famà, Massimiliano Aci, Rita Maria Coppa, Rossana Quattrocchi e Valentina Giua.
I loro versi hanno tracciato un mosaico emozionale, in cui la poesia è diventata mezzo di narrazione collettiva e strumento per restituire dignità e visibilità a luoghi spesso dimenticati o banalizzati.
L’occasione è stata propizia per ascoltare le poesie di Nino Martoglio,  lette da Melina Pappalardo, raccolte principalmente nella Centona, che rappresentano un’autentica “fotografia” in versi della Sicilia popolare di fine Ottocento.

A sostegno dell’evento è stata allestita una piccola mostra fotografica, capace di raccontare visivamente la bellezza discreta e profonda di San Giovanni Li Cuti. Gli scatti, realizzati da fotografi che hanno saputo cogliere l’anima del borgo, sono stati firmati da: Andrea Mirabella, Claudio Bonaccorsi, Francesco Raciti, Roberto Fuzio, Roberto Viglianesi, Salvo Olimpo e Salvo Puccio.
Una piccola appendice fotografica è stata realizzata da Arianna Praino.

Con l’occasione è stata consegnata una targa ricordo a Claudio Bonaccorsi con la seguente motivazione: “Per lo sguardo paziente e profondo che ha saputo ascoltare il respiro di Catania donando ai miei libri la voce silenziosa della luce e della verità.”
Altro momento significativo è stata la consegna della targa a Salvo Olimpo con la seguente motivazione : “Perché il tuo occhio narrante ha saputo scrivere con la luce quello che le parole non osavano dire. La tua Catania ha emozionato anche la mia...”

Attraverso le loro immagini, fatte di dettagli, sguardi e panorami, il pubblico ha potuto percorrere un altro itinerario emozionale, quello della luce, del colore e del tempo sospeso.

La serata si è conclusa tra applausi, riflessioni e il desiderio comune di continuare a preservare e valorizzare i piccoli grandi tesori della città, come San Giovanni Li Cuti, che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento identitario per chi vive il mare non solo come geografia, ma come sentimento.
Con eventi come questo, “Vivere la lettura tra le pareti domestiche” si conferma non solo come progetto culturale, ma come autentico movimento di comunità, dove la letteratura diventa casa, incontro e memoria viva.

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