Anche quest’anno l’associazione Akkuaria è stata presente al festival dell’opera all’Arena di Verona.
Quattro serate consecutive di musica aprono un canale con la bellezza e l’armonia.
Qualità ed eleganza hanno caratterizzato gli allestimenti di Zeffirelli cui perdoniamo qualche iperbolica scelta. La proposta dell’edizione storica di Aida ad opera di De Bosio si palesa senz’altro vincente.
L’Aida nella versione storica di Gianfranco de Bosio conclude queste magiche serate.
È la più coinvolgente tra tutte le edizioni, sia per gli efficaci movimenti di massa, sia per le scene e coreografie sempre presenti.
Il soprano Tamara Wilson offre momenti di forte intensità emotiva soprattutto in ‘Ritorna vincitor’ e ‘O Patria mia’. Di gran valore la prestazione del mezzosoprano Anna Maria Chiuri nel ruolo di Amneris, che nel quarto atto ha la possibilità di mostrare le sue vere potenzialità canore.
Il ruolo di Radamès è stato sostenuto dal tenore Mikheil Shehaberidze. Riesce ad affermarsi sulla scena sin dall’inizio con ‘Se quel guerrier io fossi’.
Il baritono Sebastian Catana ci offre uno splendido Amonasro che con la sua voce possente, da solo riesce a riempire una scena.
Il ruolo del Re è stato sostenuto da Romano del Zovo, Ramfis da Giorgio Giuseppini.
L’orchestra è stata magistralmente diretta dal maestro Francesco Ivan Ciampa.
Verona 21 luglio 2019
Alessandro Scardaci