Lettera aperta al Ministro Franceschini

Posted by on Jan 22nd, 2018 and filed under Cultura, News. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

Caro Ministro Franceschini,
Ti scrivo, insieme ai miei amici poeti, per il piacere di dirti che questa nuova campagna del MIBACT sul Cibo italiano e l’Arte ci piace molto.

Evviva il 2018 anno del cibo italiano!

Evviva tutti questi bellissimi dipinti conservati nei musei italiani che, grazie alla vostra modernissima campagna culturale, troveranno nuovi ammiratori, anche tra persone che magari non hanno mai visitato un museo.

Siete riusciti a scovare il linguaggio dei giovani più immediato e vissuto in questi anni di distanza della gioventù dal mondo dell’Arte.

Adesso è cominciata questa bella avventura dei selfie nei Musei davanti ai quadri che rappresentano l’artistica avanzata del cibo sui sensi!

Mi sono immersa un pochino nel futuro prossimo venturo: ho immaginato i miei cuginetti, i miei nipotini, le mie amiche tutte con il bastone dei selfie in mano come a brandire la vittoria dell’allegria quotidiana con la seriosa faccia dell’Arte con la A maiuscola.

E sapete cosa ho provato? Tenerezza.

Perché finalmente erano abbattute le barriere tra quello che piace ai giovani e quello che piace ai nonni, tra quello che piace ai professori e quello che piace agli alunni. Azzerate le distanze generazionali, questo esercito di selfisti dell’Arte avanza nei luoghi dell’Arte vera! E resta sbalordito a scoprire quanto è bella l’Arte italiana, quanto è spettacolare ritrarsi davanti a quadri famosi, quanto erano bravi i nostri pittori a ridipingere la vita e il sapore della vita in quelle immagini così vive e vere da sembrare reali.

Una intuizione fantastica questa del MIBACT di Dario Franceschini.

Mi ricorda la geniale intuizione di Carla Fendi nel 2016 alla Chiesa degli artisti a Roma quando per la Rassegna “Liturgia ed Arte” la Fondazione Carla Fendi presentò il Racconto di Natale.

A Roma nella Chiesa degli Artisti nel dicembre 2016 la FONDAZIONE CARLA FENDI ha presentato “RACCONTO DI NATALE”, Presepe fotografico nelle immagini di Fiorenzo Niccoli con la supervisione di Piero Tosi e la partecipazione degli Allievi del Centro sperimentale di cinematografia.

Mettere insieme i giovani allievi e le Eccellenze della cultura!

Ecco è forse la chiave per il futuro.

Questa danza tra generazioni è il nuovo percorso, la nuova strada, l’indicazione giusta. Allievo e maestro, cultura e immediatezza, giovinezza ed esperienza.

Il risultato del presepe fotografico dal sapore felliniano fu in quel Natale del 2016 un incredibile successo.

Moltissimi i visitatori e molti gli apprezzamenti.

 Oggi questa passeggiata nei Musei di giovani e anziani, alunni e professori alla ricerca del selfie giusto con il quadro dietro le spalle forse può essere un evento di vago sapore felliniano!

Questo esercito di innamorati del selfie che riscopre l’arte vera, una combriccola di buontemponi che alla fine si confronta con il valore dell’Arte, intenerisce, ci spinge alla silenziosa contemplazione di un piccolo miracolo! Come la celeste melodia che scaturiva nel Racconto di Natale proposto nella Chiesa degli artisti dalla Fondazione Carla Fendi.

Una melodia scaturita da una compagnia di saltimbanchi, di guitti, di uomini di tutti i giorni che diventavano angeli, testimoni del divino.

Così ci piace pensare che sia il Miracolo moderno.

Una lunga processione di gente comune, di uomini avvinti e sospinti da emozioni semplici e quotidiane che alla fine si trova a contatto con l’Arte e s’innalza fino alla Melodia celeste.

Grazie Ministro Franceschini!

Questo 2018 anno del Cibo Italiano dal sapore avvincente inizia una come una incredibile avventura: partirà dalle comitive con macchinette e telefonini alla ricerca del selfie giusto e approderà all’ARTE!

Giovani e anziani, professori e analfabeti, allievi ed Eccellenze della cultura, occhi di ragazzi di oggi e sguardi dei pittori di ieri che s’incrociano!

Tutti insieme in un meraviglioso selfie di speranza e coraggio di rompere gli schemi di sempre!

 

Anna Manna

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