La poesia di Akkuaria a Piazza Campo de’ Fiori

Posted by on Mar 27th, 2016 and filed under Akkuaria, Poesia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

In Piazza Campo de’ Fiori a Roma s’avvicina ormai il tramonto.  C’è il rumore dei camioncini che lavano la strada perché in piazza c’è stato come tutti i giorni il mercato. Stuoli di piccioni girano qua e là alla ricerca di qualcosa da mangiare. Mentre così cammino intravedo Alessandra Felli fuori della libreria, ci salutiamo. Poco dopo arriva Riccardo Niseem Onorato, noto attore e doppiatore, che reciterà alcune poesie. Poi, ecco Stefano Iachetti e poco dopo Daniele Brinzaglia. C’è un clima gioviale e affiatato e tra poco parleremo di poesia. La Poesia, forse l’arte più antica nella storia dell’umanità, e la più discreta, anche quando urla, e spesso lo fa, irrompendo piano nel silenzio atavico degli uomini, a volte tocca le coscienze e le stravolge e spesso purtroppo si perde nella finitezza dell’indifferenza. Eppure sempre resta la sua funzione eternatrice, custodisce la storia e celebra gli uomini e i luoghi che l’hanno attraversata. Ecco, il valore della Poesia: la Memoria. Proprio il 21 marzo, il giorno appena precedente questa presentazione, nel primo giorno di primavera, si celebra l’arte poetica come trasmissione fondante della memoria, come istituito dall’Unesco nel 1999.

La Libreria Fahrenheit che ci ospita, è accogliente, per chi ama i libri è il luogo migliore dove ristorarsi. Do un sguardo qua e là, ci sono anche libri veterani, ormai introvabili: tra essi noto e prendo tra le mani un’antica edizione dei Canti di Castelvecchio di Giovanni Pascoli, il prezzo è di 400 lire, vecchie e gloriose. Ci accomodiamo in una stanzetta, bella e piacevole, colma di libri. Qui c’è aria di poesia. Quale luogo migliore per presentare i libri Io confesso di Alessandra Felli e Momentaneo abbandono di Daniele Brinzaglia?

Due pregevoli raccolte poetiche, edite dall’Associazione Akkuaria, che hanno come tema fondante l’Amore, il più grande e il più nobile dei sentimenti, e il più misterioso. Non è facile scrivere poesie di amore, perché si può sempre cedere alla ovvietà e alla banalità. Ma queste, degli amici Alessandra e Daniele, sono poesie di pura qualità, è vera poesia, dove l’amore non è mai fine a se stesso, è sempre la fonte da cui partire per poi allargarsi in un ampio spazio fitto di analogie e metafore, come se avanti a noi si aprisse un vasto golfo dove cogliere emozioni e riflessioni.

Ed è commozione in tutti, quando le poesie vengono interpretate in maniera magistrale e coinvolgente da Riccardo Niseem Onorato.

Incantevole e suggestiva questa serata che gratifica la poesia e coloro che di essa si nutrono, amandola fin dentro il sogno d’una realtà migliore, dove l’uomo non uccide se stesso, giacché egli è fatto per l’amore e non per l’odio. Questo è il messaggio dei poeti Alessandra Felli e Daniele Brinzaglia, che arriva forte proprio in un giorno funesto per l’umanità. È il destino dei poeti quello di gridare al mondo che spesso non vuole ascoltare. Ma essi, i poeti, continueranno a cantare.

Si esce più ricchi dalla libreria. Ora camminiamo sui sampietrini delle caratteristiche viuzze di Roma antica, l’aria serale è umida, e Roma è bella perché splende di luce propria.

 Antonio Ragone

Foto di Stefano Iachetti

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