Favola Cinquemani e Nino Lunfardo: Storie di emigrazione

Posted by on Oct 5th, 2015 and filed under Cultura, News. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. Both comments and pings are currently closed.

Spettacolo sull’emigrazione italiana negli Stati Uniti d’America e in Argentina, scritto e diretto da Cono Cinquemani.

Dopo le ricerche condotte sull’emigrazione italiana, l’autore approfondisce lo studio del Siculish e del Lunfardo, lingue trasformative nate dalla fusione dei dialetti degli emigrati siciliani con l’angloamericano e lo spagnolo.

La Storia è fatta di arrivi e di partenze, di biglietti e di valigie. Nel viaggio luomo cambia, trasforma le abitudini e con esse cambia la propria lingua. La migrazione è una costante, nessuna società, neanche la più stabile è sedentaria. Il viaggio non può essere regolato, migrare è caratteristica insita delluomo. Uomini e donne quando avvertono un pericolo, un disagio partono, punto e basta.

Il ricordo delle migrazioni italiane verso le Americhe sembrano evaporate, nella coscienza collettiva c’è una sorta di rimozione. Tuttavia gli italiani, prima di sentirsi italiani, prima di diventare italiani, sono stati un popolo di viaggiatori. Per mantenere vivo questo ricordo, andrebbe alimentata, quotidianamente, la memoria storica del paese. La memoria storica è un lusso che non vogliamo permetterci sebbene il ricordo di unesperienza vissuta dalla collettività potrebbe aiutarci a combattere il pregiudizio, lo stereotipo e i luoghi comuni.

Nino Lunfardo apre lo spettacolo raccontando la sua storia, in lunfardo. Il lunfardo , colloquialmente chiamato Lunfa, è un argot spagnolo utilizzato nelle città di Buenos Aires e Montevideo.

Le origini del Lunfardo sono quelle di uno slang di prigionieri italiani emigrati in Argentina, usato nelle carceri per non farsi comprendere dalle guardie. In questo contesto si inserisce la creazione di una particolare forma di codice linguistico ottenuto attraverso le inversioni delle sillabe di una singola parola, chiamata vesre. Il vesre è la parola lunfa, ossia l’inverso di revés, che significa ‘contrario’. Ecco che quindi, al vesre, tango risulta essere gotán, amigo dà gomía, cabeza è zabeca. Il tema dell’emigrazione è di grandissima attualità; ripercorrere le tappe della storia dell’emigrazione italiana in Argentina ci aiuta a riflettere sul corretto approccio all’immigrazione in Italia.

Favola Cinquemani continua lo spettacolo raccontando la sua America; lo fa in Siculish. Il Siculish è un esempio di alternanza linguistica tra langloamericano e i dialetti degli emigrati siciliani. Euna lingua trasformativa destinata a mutare continuamente perché è il testimone che ogni generazione consegna alla successiva.

La ricerca dei termini è avvenuta attraverso interviste dirette realizzate nelle comunità siculo-americane. Con lausilio delle web-chat, riprese video e audio ha avuto inizio la redazione di un Dizionario Siculish. Per la realizzazione del dizionario è stato scelto un metodo di verifica che accerta luso e la contemporaneità del vocabolo inserito. Ogni termine è stato riconosciuto da, almeno, otto siculo-americani che abitualmente alternano e parlano la variante linguistica.

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